At 1,1-11; Sal 46; Ef 1,17-23; Mt 28,16-20
-- (riflessione di p.Sergio Bastianel SJ) --
“Signore, è questo il tempo in cui restituirai il regno di Israele?”
Pur con la maturazione della fede portata dall'esperienza pasquale, le attese dei discepoli conservano qualcosa di vecchio, di non ancora abbastanza convertito.
Anche le nostre espressioni di fede tendono spesso a tirare l’agire di Dio dalla nostra parte. Sappiamo cosa egli deve fare. Ma egli ci conosce, legge il nostro desiderio più profondo e da lì continua a condurci, come con i discepoli. Così la nostra fede e la nostra vita si compiono, da lui e in lui.
Gesù rassicura i discepoli, non già sul regno di Israele, bensì sul fatto che essi riceveranno efficacemente lo Spirito Santo e saranno davvero testimoni di lui. E i discepoli cominciano a pensare e decidere come essere insieme discepoli.
Con Paolo agli Efesini, possiamo chiedere anche per noi e la nostra comunità ecclesiale una interiorità sapiente nell’ascolto della Parola, “per una più profonda conoscenza di lui”, per essere nella storia realmente la sua chiesa, il suo “corpo”.